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Lucia Tagliavini
Un falò,una magia
All’incirca un mese fa,in un storica gelateria di San Rocco,che già in altri tempi era diventata il fulcro di alcune iniziative sanrocchine, alcuni” ragazzi” di un tempo che fu ebbero la brillante idea di un falò sul Tarodine..

Già altre volte in quel Bar erano partite iniziative del genere atte a dare al quartiere qualche momento di distrazione dalla solita routine. Ma questa aveva proprio l’aria di essere una novità. Motivare un falò a Borgotaro non mi era facile:non ricordavo a mia memoria che fosse una tradizione del luogo…Cercai notizie.. Pontremoli, Milano..Bedonia…..ma al Borgo???…Sapevo che alla fine il carnevale veniva.. ..come dire..bruciato per dar spazio a quel periodo di penitenza che precede la Pasqua e si chiama Quaresima, ma che la cosa fosse di uso a Borgotaro ..questo non lo ricordavo..Però….., avevo notato tempo fa,quando ancora la vita scorreva tra le mura di quella casa di Via Libertà dove ho trascorso vent’anni della mia esistenza,che nel periodo che seguiva il carnevale, la sera,il monte Cavanna che io vedevo dalla finestra che dava sullo storico cortile, fioriva di tanti fuocherelli che sprigionavano in me la curiosità della mia giovane età.Per i grandi che avevo d’intorno non era una novità..chissà quante volte avevano visto questo strano spettacolo, ma io?…. era la prima volta che notavo tutto questo!.Mi si disse che stavano “bruciando” il carnevale…per cui forse quelli erano i falò che abitualmente i contadini di lassù facevano quale rito propiziatorio affinchè l’annata,da poco iniziata,portasse abbondanza di raccolti e tanta fortuna. Quindi ora sapendo tutto ciò che stava balenando nell’aria,il ricordo mi è andato …. a quel tempo lontano…. Quest’anno gli amici del Baracchino con il nostro Valerio, sempre pieni d’inventiva, il Falò l’hanno fatto in Tarodine…Mi piace pensare che a carnevale si diventi unpo’ tutti ragazzi spensierati dove l’età non conta e tutto ridiventa gioco anche quello di un faloò che ha fatto rivivere la spensieratezza di quei “ragazzi “un po’ cresciutelli che ancora giocano con quel torrente, teatro di una vita trascorsa sulle sue rive, quando il loro passatempo preferito era godere delle sue fresche acque durante il periodo estivo…Ma il bello è stato che il torrente spesso,di questa stagione, inferocito per le sue piene,questa volta era felice di essere vestito a festa e cosi, contrariamente al solito, si è prestato al gioco e sul suo ponte, si è operata una magia:la gente,solitamente in quel luogo preoccupata per l’irruenza delle sue acque ,questa volta, aveva fugato tutti i cattivi pensieri di qualche alluvione in agguato e, felice e raggiante,ammirava quello spettacolo senz’ eguali,una vera meraviglia che portava via con se tutti i problemi del passato e che entrerà nel libro della storia del quartiere come una cosa da non dimenticare…. tanto era bello, suggestivo e attraente. Ma anche il Tarodine nell’indossare il vestito nuovo che i suoi ragazzi gli avevano regalato sprigionava tra la folla,eh si perchè in tanti erano accorsi in quel luogo,allegria, attimi fugaci di gioia,di immagini che apparivano e sparivano tra quelle lunghe lingue di fuoco giocando con la fantasia di chi lo stava osservando .Quelle fiamme che si spingevano verso l’alto assumevano mille forme e davano adito a mille interpretazioni….belle fanciulle?maghi? elfi?fate?’ streghe ? gnomi?il mondo delle favole roteava in quel falò tra quelle lingue di fuoco che si stagliavano verso il cielo .C’era veramente di che fantasticare e sognare mondi incantati…….Qualcuno ha detto questa è arte ed è vero tra quelle fiamme belle fanciulle danzavano nei loro lunghi abiti sfumati di giallo e di oro nella cornice di una notte che stava avanzando..Una delle tante meraviglie di San Rocco dove armonia,senso di ospitalità, lato collaborativo dei suoi abitanti regna nel’aria e rende tutto bello ,piacevole e suggestivo..ma ora una proposta:giochiamo?Allora :Valerio e Teresa posteranno una alla volta le foto più belle di questa memorabile serata e ad ogni foto noi dovremo dire tutto ciò che la fantasia ci suggerisce…ci proviamo? alla fine chissà,forse, ci troveremo a raccontare un’altra avvincente storia nata dalla fantasia di tutti noi.