La stazione ferroviaria e dintorni

APPUNTI

Angoli ormai da tempo scomparsi come il chioschetto di legno dipinto di verde che era situato nel piazzale Marconi, davanti alla villetta della ferrovia, dove si vendevano i giornali e si compilavano le lettere di vettura per i trasporti ferroviari delle merci., gestito dalla signora Navalesi Fernanda. C’era una carrozza a cavalli, un landò, che trasportava i bambini ( per lo più i figli dei funzionari e dipendenti della ferrovia che abitavano negli appartamenti della stazione ferroviaria) alla scuola che era nel capoluogo. Il simpatico vetturino era il signor Angelo Spagnoli, nonno del famoso omonimo , nostro contemporaneo, detto Savoia, che provvedeva poi a riportarli a casa alla fine delle lezioni, sempre dietro incarico e compenso dei genitori. Qualche nome di quei bimbi di allora? I Lucherini, gli Spadavecchia, …….

e qualche nome dei loro insegnanti? Del Campo, Lombardi, Francesconi, Sangiorgi, Bianchi Luisa……..Un altro vetturino con carrozza a cavalli che faceva il percorso Bedonia, stazione ferroviaria di Borgotaro era un tipo originale, chiamato Merlin!

La stazione ferroviaria fu costruita assai lontano dal centro storico del paese, in località “pieve

Nell’edificio della stazione vi erano gli appartamenti dei dirigenti, il vasto atrio, la lampisteria, il magazzino merci, le sale di attesa di 1° e 2° classe, la sala di attesa di 3° classe, l’ufficio bagagli, la biglietteria e l’ufficio del capostazione.La ditta Piatti aveva posato cinque binari. Nel piazzale, dalla parte opposta alla stazione, al di là dei binari, era stata costruita una rimessa per due locomotrici ed un fabbricato adibito alla manutenzione, un rifornitore d’acqua sopraelevato e poi, negli ultimi anni dell’800, fu costruito il buffet ristorante che all’inizio il sig. Piatti lo diede in gestione al suo stalliere signor Gay.

La stazione borgotarese era il maggior impianto della linea in terra emiliana, per importanza e dimenzione.

La maggior parte dei ferrovieri venne inviata da altre stazioni, perché l’addestramento sarebbe stato lungo e faticoso, e quindi bisognò attendere molti anni prima di avere dei ferrovieri borgotaresi assegnati alle funzioni professionali della ferrovia. Invece il personale valtarese fu da subito assunto con qualifiche di guardalinee e custodi di passaggi a livello ed altre mansioni che non avevano bisogno di molto addestramento. Così quando molti terrajoli e muratori partirono per la fine dei lavori della galleria, furono sostituiti dal personale ferroviario proveniente da altri paesi.

Sulla linea ferroviaria parallelamente al traffico viaggiatori si sviluppò il traffico merci , così si creò un metodo rapido per reperire le merci che non si trovavano in loco, ma anche il modo per trasportare i prodotti della valle verso i grandi centri. Un esempio tipico ed importante: il trasporto all’estero dei prodotti del sottobosco , raccolti e lavorati in zona.

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