Prosegue la pubblicazione di questi stupendi diari. La resistenza vissuta in prima persona ….

 

1 Aprile – Domenica

Pasqua di resurrezione!
Grande festa in tutto il mondo.
Si farà un’altra Pasqua di guerra?
Sono certo di no!
Infatti le notizie sono ottime.
Gli Anglo Americani avanzano sul suolo germanico a tutta velocità.
Si tratta di 40 e 50 Km. Al giorno e in territorio Germanico!
Si tratta di un milione e trecentomila prigionieri, catturati dall’inizio dello sbarco.
E la meta è Berlino!
I Russi sono a 50 Km da Vienna e avanzano a tutta velocità verso questa capitale dell’Austria Germanica.
Ed in Italia l’offensiva è prossima:
<< I Magazzini sono colmi di munizioni, le divisioni sono state allestite, gli uomini sono pronti! >>
Ha detto Mac Clark. Finirà finalmente la guerra?

2 Aprile – Lunedì

Anche quest’oggi è considerato giorno di festa.
In osservanza di questa considerazione sono andato alla S. Messa.
Nel pomeriggio i giovani hanno disposto una festa da ballo in diversi luoghi.
Io non ho preso parte, anzi, nel pomeriggio, sono andato alla Benedizione con alcuni amici che pure sono rimasti a casa.
La serata l’ho trascorsa beatamente gironzolando di qua e di là in compagnia.
Il tempo è sereno ma tira un forte vento marino.
Sono passate come al solito grosse formazioni di apparecchi.
Una grande calma regna nella valle.
I Patrioti hanno fatto saltare sulla linea Pontremoli – Guinadi un ponte.


3 Aprile – Martedì

La popolazione si è messa in testa che da un momento all’altro sarà firmato l’armistizio.
È una idea fissa come tante altre e non c’è da prestarci fede.
Questa mattina sono andato a Grifola con mio fratello.
Tira un forte vento marino e il cielo è tutto coperto di nere nubi.
Approfittando di ciò sono andato a visitare la mia casa.
Sono passato a una cinquantina di metri dai tedeschi che si sono istallati nella casa di un nostro vicino.
Erano sul muretto e mi guardavano, ma ho fatto finta di niente e sono andato alla mia cappella a togliere dei vetri che miracolosamente non si sono rotti ed al ritorno essi non badavano più a me.
Ed io non badavo più a loro essendomi alquanto rappacificato.
Nonostante le cattive condizioni atmosferiche sono passate grosse formazioni di bombardieri.
Essendomi dimenticato le chiavi ho fatto uso di una scala per entrare in casa.
Questo caso, non verificatosi fin d’ora, si spiega chiaramente.
Sono stati i frequenti bombardamenti e mitragliamenti alla stazione e al ponte.
Infatti Borgotaro ha subito 55 incursioni aeree.
Sulla via del ritorno un apparecchio isolato ha sganciato delle bombe che sono cadute dietro la collina sopra Borgotaro.
Questa sera c’è stato uno scontro tra i Patrioti e tedeschi.
Si ritiene che un tedesco sia catturato.
Giunge ora la notizia che gli anglo – americani sono sbarcati nella valle di Comacchio, quindi dietro le linee tedesche di Bologna.
È forse giunta l’ora della liberazione dell’Italia?

4 Aprile – Mercoledì

Si è di nuovo guastato il tempo.
Ieri sembrava che volesse cadere il cielo e quest’oggi invece si è totalmente calmato e non una nube circola nell’aria.
Questa mattina i patrioti hanno assalito i tedeschi sotto Ostia.
Sono passate come al solito basse formazioni di bombardieri e caccia.
Una spia precedentemente catturata da patrioti è stata fucilata.
Altre 4 spie che infestavano la zona di Baselica sono state quest’oggi arrestate e condotte via dai Patrioti.
Esse sono le cause delle puntate tedesche su Baselica, la causa degli sganciamenti a cui dovettero arrangiarsi i giovani della zona prese di mira.
Molti sono i giovani che saltano dalla finestra e fuggendo sotto il fuoco delle armi tedesche riuscivano a mettersi in salvo.
E forse, guardando dalle finestre, queste spie ridevano e gioivano, ma ora tocca a noi ridere e gioire, ora le armi verranno puntate contro di loro e si giustificheranno ora del male che hanno arrecato.
A Pontremoli sono fuggiti una ventina di fascisti, così almeno dice la gente proveniente da Bratto.
Questa sera c’è stato un altro attacco sotto ostia e si ritiene che abbiamo tentato di uccidere lo Spirito maligno.
Ma per Tartarin di Tarsogno, passa Pippo, << Chiudete subito quella luce >>.

5 Aprile – Giovedì

Sono stato svegliato da una sparatoria tremenda.
Mi sono subito reso conto che i patrioti hanno attaccato i caselli della Maccagnana.
La sparatoria è durata a lungo.
Più tardi i tedeschi sono stati attaccati a Roccamurata.
Non si sa precise informazioni circa questi attacchi.
Quest’oggi ho lavorato tutto il giorno nei campi.
Il cielo è sereno ma tira vento.
Quest’oggi sono passate delle grosse formazioni di bombardieri e caccia ad altissima quota.
I bombardieri lasciavano lunghe strisce di fumo, e di caccia dei cerchi e dei semicerchi; linee spezzate e linee intrecciate offrendo un vero spettacolo di varietà.
Il rombo è stato incessante per quasi tutta la giornata.
I fronti di guerra si muovono e hanno chiuso per sempre ogni speranza alla Germania.
Kassel e molte altre città tedesche sono state occupate dagli Anglo Americani; Vienna è accerchiata da truppe Russe del generale Marinovschy; centomila i tedeschi sulla Rhur accerchiati.
Informazioni più precise nel prossimo mio scritto.
Un apparecchio isolato ha sganciato alcune bombe in direzione di Roccamurata.
Questa sera tra l’urlo del vento si è sentita una forte esplosione in direzione Borgotaro, poi alcune bombe a mano e colpi di mitraglia.
Un altro attacco?

6 Aprile – Venerdì

Ieri sera i patrioti hanno fatto scoppiare delle cariche di dinamite danneggiando ancora più il ponte di Borgotaro – ponte di ferro sulla linea ferroviaria -.
Questa linea ferroviaria è stata resa inutilizzabile dal principio di marzo sino ad oggi ed i presidi tedeschi installati nei caselli ci sono solo per il detto.
Quest’oggi con grande gioia, ho ricevuto 3 lettere da mio padre.
Sono felice di sapere che sta bene e più felice ancora poiché, se Iddio come me lo consente, presto, dico presto, dopo sei anni di lontananza lo rivedrò.
Sono passate anche quest’oggi grandi formazioni di apparecchi di diverso tipo.
Il tempo è ottimo.
Le notizie sono soddisfacenti.
In Occidente gli anglo – americani distano 70 Km. da Brema –carri armati alleati punto velocemente su Hannover.
A sud sono sul vicinato di Wurzburg e a 60 Km. da Norimberga, Lipsia e Halle bombardate da 650 apparecchi pesanti.
I Russi sono a Vienna e Linz.
In Italia gli Anglo – Americani, avanzano verso massa.
Anche la nostra valle si sente una certa aria.
Qualcosa dovrà prestissimo accadere.
La popolazione attende pazientemente i grandi futuri eventi.

7 Aprile – Sabato

Si è di nuovo cambiato il tempo.
Questa mattina è venuto un temporale e dipoi è ritornato sereno, con forte e freddo di tramontana.
A Borgotaro sono fuggiti tre tedeschi.
Proseguono le offensive su tutti i fronti.
Giovedì gli anglo – americani hanno catturato 27 mila prigionieri e venerdì 42 mila.
Pertanto anche i russi hanno catturato 22 mila prigionieri.
Riguardo all’Italia 1.000 tedeschi sono stati catturati nelle valli di Comacchio dagli anglo – americani.
Nella nostra valle c’è un gran movimento di patrioti.
Si prevede che presto verrà lanciata da quest’ultimi qualche grande offensiva contro i tedeschi che presidiano la nostra valle.
Infatti questa sera sono passati grossi gruppi di patrioti ben armati ed in ordine veramente ammirevole cantando canzoni della Patria.
È forse giunto il giorno dell’offensiva?
Il cielo è scuro, tira un vento infernale dal Nord, e sembra che voglia piovere.
Gruppi di borgotaresi discutono fra loro e con dei patrioti e chiedono ansiosi ciò che apporterà domani.Prosegue la pubblicazione dei diari di Giuseppe Terroni. La resistenza vissuta in prima persona dal nostro autore.

 

8 Aprile – Domenica

Questo giorno non lo dimenticherò anche se dovessi campare ancora 100 anni.
Memorabile giorno!
I patrioti hanno – lanciato una potente offensiva contro i tedeschi di tutta la Valle del Taro e di tutta la valle tra Guinadi, Pontremoli fino a Spezia.
Questa mattina all’alba veniva attaccata per prima Borgotaro poi Ostia e Roccamurata e Ghiare di Berceto e Solignano, Valmozzola e Berceto.
I Patrioti a Borgotaro hanno cominciato col bombardare a colpi di mortaio il Palazzo Ostacchini dove sono installati i tedeschi così ha avuto inizio la battaglia.
Nella passata notte è caduta la neve sui monti e il vento che tira fortissimo dal Nord è gelido e aspro come il primo inverno.
Il freddo inverno che aveva visto la tremenda e sfortunata Odissea che era toccata ai patrioti il gennaio scorso, rieccolo forse ora affacciarsi ancora per assistere alla loro vendetta.
Raffiche su raffiche, colpi di mortaio, le mitragliatrici pesanti dominano col fragore delle fitte sparatorie di armi leggere di ogni tipo, ma poi il vento, urlando in un modo veramente impressionante, porta lontano da noi il fragore della battaglia e solo di quando in quando si ode il crepitio delle mitraglie.
Alle sei, di buon mattino però, Ostia è pure attaccata e anche Roccamurata perché si sente il rumore lontano della battaglia.
Si inizia la battaglia con un fitto bombardamento di mortai.
I tedeschi sono istallati in 6 palazzi e ben decisi a non arrendersi se non decimati.
I mortai che sparano dalla campagna prendono mira queste sei case.
Si sollevano frammenti di nuvolette di fumo tutto intorno agli obiettivi.
I patrioti schierati sulle colline alla destra del Taro sparano e tentano di avvicinarsi.
Ma la reazione tedesca è forte.
Infatti un palazzo, difende l’altro e le mitraglie crepitano furiose.
Dall’alto di una collina assieme ad altri borgotaresi, osservo attentamente lo svolgersi della battaglia.
Ecco là un gruppo di patrioti che sparano i colpi di partenza dei mortai: ecco gli arrivi.
Un colpo è caduto sul tetto della casa dove è istallato il comando.
I mitragliatori e le mitraglie dei patrioti in collaborazione coi mortai battono furiosamente le sei case che i tedeschi hanno trasformato in fortini.
Ogni volta che i patrioti tentano di avvicinarsi ecco le pesanti armi dei tedeschi che sparano rabbiosamente.
I borghesi cominciano a dubitare sull’esito della battaglia e temono gradatamente che molti ci lasceranno la vita.
Si senton raffiche di mitraglia verso borgotaro, segno evidente che anche colà infuria una furibonda battaglia.
E, per ritornare a Ostia ecco che un colpo di mortaio cade sopra una delle sei case e solleva un grosso polverone che viene quasi subito portavo via dal curiosissimo gelido vento di tramontana.
Si sente una voce sopra a tutte le altre, e grida di far fuoco.
Subito inizia un tremendo fuoco di armi pesanti e mortai e mitraglie e mitragliatori di ogni tipo; ma i tedeschi sparano ancora né rispondono all’intimazione di resa.
E così per tutta la giornata.
Però il fragore delle armi automatiche cessa di quando in quando ma i mortai bombardano tutto il giorno.
Le case vengono colpite si, ma non troppo spesso, e questo si deduce dal fatto che i mortai sono senza congegno di puntamento e i mortaisti devono puntare a occhio e fare uso della loro capacità.
Giunge or ora la notizia da che Roccamurata è capitolata e che tutto quanto il presidio tedesco si è arreso.
Nella galleria sinora occupate sono stati catturati due vagoni carichi di munizioni e di pezzi di anticarro smontati.
Per mezzo di una staffetta, proveniente da Borgotaro, si apprende che infuria anche là la battaglia; la i tedeschi si difendono nel Palazzo di Ostacchini e quelli che erano sopra la stazione si sono rifugiati in galleria e fra le cataste di legna del Tannino, né si voglio arrendere.
Col calare del sole i mortai hanno cessato di fare fuoco.
Ed ecco l’assalto finale.
Capitolerà Ostia?
I patrioti scendono dal bastione gridando e sparando.
Una sparatoria tale non l’ho mai vista e sentita.
Osservo il ponte di legno che attraversa il Taro a Magrano e vedo un patriota che lo sta attraversando di corsa.
I tedeschi dalle finestre di un palazzo gli sparano con le pesanti, ma questo lo attraversa incolume subito seguito da un altro e poi da un altro ancora.
E così passano in diversi.
Ed ecco che entrano in funzione le Bazzucche.
Quasi ogni colpo fa bersaglio e nuvole di polvere e fumo si sollevano dai fortini tedeschi.
Per più di venti minuti dura un furibondo e fitto bombardamento di Bazzucche.
Le case sono avvolte nel fumo e nella polvere.
Pezzi di tetti saltano per aria e i patrioti, urlando e sparando, si sono ormai portati vicino alle case e intimano la resa ai tedeschi.
Questi però continuano a sparare all’impazzata.
Allora si inizia l’ultimo assalto che doveva terminare con una magnifica vittoria.
Al grido di Savoia, i valorosissimi soldati si drizzano in pedi e corrono verso le case sparando colpi di Bazzucche e bombe a mano contro le finestre e contro le porte.
I tedeschi continuano a sparare con le mitraglie e la sparatoria diventa infernale.
Si vedono squadre di patrioti correre all’assalto sulla provinciale battuta dalle mitraglierie nemiche sparando e gridando Savoia e intimando la resa; e finalmente giunti alle porte delle case fortificate lanciano contro di esse bombe a mano e le sfondano e entrano vittoriosi.
La sparatoria cessa come d’incanto, i tedeschi presi alla gola, si sono arresi!
<< Patrioti Italiani non sono capaci di fare la guerra! >> dicevano i tedeschi a Ostia e i Mongoli durante il rastrellamento invernale.
Questa sera hanno veramente avuto una prova sufficiente del valore dei patrioti italiani e credo, che, quello che sono scampati, se ne ricorderanno sino a che la loro anima non salirà al cielo.
Quasi subito è piombata la notte nella valle e per le notizie bisognerà aspettare, la luce del giorno.
Questa sera tardi è giunta una staffetta da Borgotaro portando la nuova che il presidio di Borgotaro non si è ancora arreso e respinge ogni intimazione alla resa.
Si alzano dal Borgo dei razzi luminosi, illuminano tutto il paese con la luce del giorno forse cadrà anche Borgotaro.