Si conclude a malincuore questo bellissimo ed emozionante dario con il quale Giuseppe Terroni ha lasciato a tutti il ricordo di un momento importante della nostra storia. Siamo fieri di averlo pubblicato e, soprattutto, di conservarlo nel nostro archivio affinché, rileggendolo si possa non dimenticare mai questo momento "buio" che ha caratterizzato quegli anni.

9 Aprile – Lunedì

L’offensiva dei patrioti nella nostra valle assume un carattere degno di schietta ammirazione.
Giunge notizia che i presidi di Guinadi e Pontremoli sono stati nettamente sconfitti e sbaragliati per mezzo di assalti simili a quelli di Ostia.
Lunghe colonne di prigionieri tedeschi si avviano verso i campi segreti dei patrioti.
Guinadi cadeva ieri sera dopo aspri combattimenti.
Si ignora il numero dei prigionieri catturati sulla linea Guinadi – Pontremoli, ma si ritiene che siano moltissimi.
Inoltre Pontremoli è assediata dagli uomini di Beretta.
Questa mattina ad Ostia veniva ucciso un patriota e un altro veniva ferito dai franchi tiratori tedeschi che ancora sono nascosti nelle case e nei luoghi più impensati.
Finora sono stati catturati più di settanta prigionieri, grande quantità di armi e munizioni, viveri e coperte, e ogni sorta di vettovagliamento, 12 cavalli, e tre camion con una macchina tipo << Topolino >>
Col favore della notte si è rifugiato un gruppo di circa 30 tedeschi in una galleria.
Questa mattina hanno tentato di fuggire ma diversi sono stati presi subito, altri inseguiti dal valoroso Richetto.
Prosegue il rastrellamento di tedeschi nell’abitato di Ostia.
A Borgotaro la battaglia si è riaccesa violenta questa mattina all’alba.
Due valorosi partigiani hanno compiuto due atti eroici.
Ieri nel pomeriggio vista l’impossibilità di avvicinarsi in massa al palazzo fortino un patriota della nostra zona si è offerto volontario a portare una bomba nel palazzo stesso.
Superando arditamente i fili spinosi posti a difesa del palazzo e passando sotto il tiro rabbioso delle armi di difesa riusciva a collocare una bomba nel punto dovuto e accesa la miccia tornava incolume fra le file dei suoi.
Ma smorzatasi la miccia la magnifica impresa venne meno.
Questa mattina un altro tentativo ha tentato la medesima azione e ha ottenuto ottimo risultato.
Questi due atti hanno strappato commenti di ammirazione da parte dei difensori.
Alle 9,30 capitolava anche Borgotaro e anche i tedeschi rifugiatisi nelle cataste del Tannino e nella galleria del Borgallo sono stati sbaragliati e catturati.
Sono stati presi a Borgotaro più di 106 prigionieri, 5 morti e diversi feriti.
Perdita di patrioti – un ferito grave.
Inoltre i patrioti hanno preso grande quantità di armi e munizioni, viveri e vestiario e due camion.
Nella galleria del Borgallo è stato trovato un treno carico di ogni cosa e grande quantità di dinamite.
Alle dieci circa s’alzava dal casello vicino al ponte di ferro della ferrovia di Borgotaro una grande colonna di fumo nero.
Così si arrendevano anche questi ultimi tedeschi a Borgotaro.
Verso mezzogiorno altri tre tedeschi sono stati presi nel solaio di una casa a Ostia.
Nel pomeriggio i patrioti hanno dato l’assalto agli ultimi due caselli della ferrovia ancora occupati dai tedeschi: quelli della Maccagnana.
La battaglia durata quasi due ore.
Dopo le Bazzucche e le atre armi adoperate con netta precisione e calma perfetta hanno ottenuto un esito subito favorevole agli attaccanti.
Più di 29 tedeschi sono stati presi e così pure tutto il loro attrezzamento di guerra.
Giunge la notizia che pure Berceto è circondata.
Così pure la linea ferroviaria da berceto all’ultimo casello prima di giungere a pontremoli è stata liberata dai valorosi patrioti italiani e lunghe colonne di prigionieri tedeschi vengono avviati sulle cime ben guardate dai nostri monti.
Si apprende che quel mostro di Spirito Maligno è stato ucciso a Valmozzola.
Questa sera essendo tornata la luce, sono riuscito a sentire la radio.
Le notizie sono ottime e la guerra sta per finire.

10 Aprile – Martedì

Altri tre tedeschi sono stati catturati questa mattina a ostia e uno a Borgotaro.
Alle undici sono partito e a mezzogiorno sono arrivato a Grifola.
Il tempo è ottimo, il vento si è calmato e il cielo è serenissimo.
Una grande calma regna nella valle.
Profittando di ciò sono andato a Borgotaro.
È quasi un anno che non vado più a Borgotaro.
Per sfuggire la tracotanza e le pretese fasciste – tedesche ho vissuto per tanto tempo lontano dal mio paese e dalla mia casa e come moltissimi nei canali o sulle colline e fra i cespugli e, dico anche il vero, a volte era anche convinto che il colpo di grazia non tardasse a giungere.
Ma questo colpo di grazia non è ancora giunto e spero proprio che non giungerà più.
Ieri, trovandomi a Grifola e vedendo il Borgo libero, non ho saputo resistere alla tentazione di visitarlo e così ho fatto.
Sono sceso e ho visitato, in compagnia, la casa di un mio vicino dove si erano- come a casa mia – istallati i tedeschi.
Ieri l’altro , i patrioti hanno attaccato questa casa, ma i tedeschi erano già fuggiti rifugiatosi nelle cataste di legna del Tannino.
Ragione per cui la casa non è tanto danneggiata.
Questo mio vicino è rimasto contento nel rivedermi e mi ha portato a visitare le camere dove si erano stabiliti i figli del Nord.
Il tetto è stato sfondato in due otre punti dalle Bazzucche e vi sono diverse pallottole conficcate nei muri, e le finestre sgangherate, calcinacci a terra.
Dippoi mi sono recato sopra l’imbocco della galleria del Borgallo e ho visto per la prima volta veramente da vicino, dopo tanto tempo la stazione che aveva subito tanti bombardamenti.
Vagoni capovolti, fili strappati, case diroccate,binari attorcigliati e sospesi per aria, grandi buche di bombe in mezzo alle linee, il ponte tutto sconquassato e storto.
, la fabbrica del cemento semidistrutta, un mezzo disastro insomma.
Ho voluto visitare anche Palazzo Ostacchini dove si era svolta la battaglia per la presa di Borgotaro.
Non c’è bisogno di spiegazioni.
Il palazzo e completamente sconquassato dai mortai e Bazzucche e sforacchiato per ogni dove dalle armi pesanti.
La bomba del << capitano >> collocata dai due valorosi patrioti durante l’assalto ha arrecato danni ingenti nell’interno sfondando il pavimento e facendo crollare pezzi di camere.
Ben a ragione i tedeschi dovettero arrendersi.
E sono certo che si sono convinti che anche i patrioti italiani sanno combattere quando occorre.
Visitate, o lettori questa casa e solo così potrete farvi una idea tutta vostra di ciò che sanno fare i nostri patrioti quando il grido antico e glorioso di Savoia viene lanciato a superare il clamore della battaglia.
Ho visitato la casa di Pellacini, a Borgotaro, che i tedeschi avevano fatto saltare con mine tempo fa per disordini avvenuti in quel luogo fra patrioti e tedeschi.
Ho pure visitato la Banca di Risparmio, polverizzata da bombe d’aerei l’autunno scorso e dove trovò la morte il dott. Pedrini.
Dippoi sono andato ai poderi sopra Borgo, e ivi giunto ho appreso dalla radio delle 4,30 che stata sferrata una grande offensiva sul fronte italiano.
Però quest’ oggi è accaduto un fatto di quelli poco gloriosi.
Quattro aerei caccia – bombardieri si sono buttati in picchiata sopra l’imbocco della galleria del Borgallo sganciando otto bombe.
E sopra la galleria vi si trovavano una quindicina di patrioti!
E l’imbocco è minato!
Per vero miracolo le bombe sono cadute a 15 metri dalla galleria e due nella casa rustica buttandola per aria.
Nessun partigiano è rimasto ferito ma stanno molto male di stomaco.
Demoralizzato da questo fatto non sono più passato all’imbocco e in stazione per andare a casa, ma ho preso la via del cimitero.
Sono andato a chiudere la porta della mia casa, che si era spalancata causa lo spostamento s’aria causato dal bombardamento, poscia sono partito per Baselica arrivandovi al buio.

11 Aprile – Mercoledì

Altri due tedeschi sono stati tratti fuori morti dalle macerie del palazzo Ostacchini di Borgotaro e uno è stato catturato ad Ostia nascosto in una cantina.
Ammonta così a circa un centinaio il numero dei tedeschi catturati dai patrioti a ostia.
È ritornata nella valle la calma.
Il tempo è bello ma tira un forte vento marino.
Sul fronte Occidentale gli alleati hanno occupato Hannover e sono giunti nelle periferie di Brema, ottantamila tedeschi sono accerchiati in Olanda.
I Russi hanno occupato Vienna.
Sul fronte Italiano Massa è stata liberata dall’ 5ª armata.
Si è iniziato ieri, sul fronte italiano, l’offensiva per la completa liberazione dell’Italia.
La vita procede normale nella nostra valle, ma si legge sui volti il che, se presto non giungono gli alleati, i tedeschi tenteranno ancora con ogni mezzo di sfuggire ai patrioti per mezzo di un rastrellamento e ognuno di noi sa troppo bene cosa significhi un rastrellamento, condotto dagli infuriati nazi – fascisti.

12 Aprile – Giovedì

Si apprende che il patriota che era rimasto ferito per la presa di Borgotaro è deceduto ieri l’altro.
Di notizie ne arrivano a palate, ma tutte infondate.
Sembra che la gente abbia pagato la tassa per aver un permesso di raccontare frottole.
Giungono belle e brutte notizie ed io, per non fare torto né a una categoria né all’altra, non ne prendo alcuna considerazione.
Una sola è certa.
Ieri circa 80 tedeschi si sono spinti a Grondola per poi battere ogni primato mondiale di corsa, per evitare la grazia di ritornare al luogo della partenza.
Questa mattina 4 caccia – bombardieri hanno di nuovo sganciato bombe sul territorio occupato dai patrioti vicino a Ostia.
Nessun danno e nessun morto.
Sul fronte dell’ottava armata infuriano forti combattimenti.
Sul fronte italiano Carrara liberata dalla 5ª armata.
Appoggiati da grosse formazioni aeree gli alleati avanzano gradualmente.
In Germania ricombatte a Brema, mentre la 9ª armata americana ha varcato il fiume Elba, punta sus Brunswich e Magdurgo e si trova a mano di 120 Km. da Berlino.
Erfurt occupata e così pure Weimer.
L’avanzata prosegue veloce.
Il tempo da alquanto sui nervi.
Tira un fortissimo vento, e sembra che voglia piovere.

13 Aprile – Venerdì

La giornata è nuvolosa e tira un leggero vento marino.
Prima di sera è ritornato il sereno e il vento si è calmato.
Una trentina di tedeschi hanno effettuato, una puntata fino alla Rocca.
Si calcola che il totale dei tedeschi catturati in questa grande offensiva superi i duemila.
Le notizie dal fronte sono ottime.
Gli anglo – americani avanzano velocemente su Lipsia –Dresda e Halle.
Si trovano ora a 90 km. da Berlino ed una ottantina dal grande porto di Amburgo.
Circa 80 mila tedeschi sono fatti prigionieri a Duisburg nell’accerchiata Rhur.
Le bandiere della libera Austria sventolano sugli edifici della grande capitale Vienna.
In Italia prosegue la potente offensiva per lo sfondamento delle linee tedesche.
Diversi paracadutisti alleati hanno preso terra nelle nostre zone in quest’ultimi giorni.

14 Aprile – Venerdì

Questa è veramente una giornata di calma.
Nessun avvenimento degno di nota si è verificato lungo il corso del giorno.
Solo qualche apparecchio ha sorvolato a bassissima quota la valle e i monti rifornendo i patrioti o forse lanciando qualche paracadutista.
Il tempo è ottimo.
Potrei discutere una piccola battaglia che ho sostenuto con un cane che dava alquanto sui nervi, ma è cosa che poco interessa.
Quando si è detto che nella valle regna la calma si sono dette molte cose.
I contadini lavorano indisturbati nei campi, i boscaioli si avviano coi loro attrezzi per l’innestimento degli alberi e per molti altri mestieri, per ogni dove insomma ferve una nuova energia, una energia che in un vicino domani ricostruirà la nuova Italia.

15 Aprile – Domenica

otto giorni fa come questa mattina tutta la valle rimbombava di colpi.
I patrioti erano passati all’offensiva << Un’ offensiva in grande stile come si vedrà in seguito >>, dicevamo alcuni patrioti.
E fu davvero in grande stile!
Ognuno di noi è testimone!
Ognuno di noi esalterà il coraggio e lo spirito di iniziativa di questi arditi della montagna.
Ogni borghese ha avuto parole di elogio ed espressione di meraviglia di fronte alla loro gesta.
Il morale del popolo è alto e la fiducia nei patrioti si può dire abbia raggiunto il massimo.
La Valle del Taro è oggi – sino a Berceto – libera e il nemico non ha ancora tentato di riconquistarla ed a ogni poco che tarda non sarà più in tempo.
Si sentono raffiche di mitraglia ma sono più i tedeschi che sparano.
Sono armi tedesche, ma sono i patrioti che le provano.
Quest’oggi sono passate grosse formazioni di bombardieri ad altissima quota.
Il tempo continua ad essere bello.
Dai vari fronti di guerra provengono notizie più belle.
<< L’esercito tedesco è completamente battuto e disorganizzato, assumendo però l’aspetto di esercito nazista, questo combatterà sino all’ultimo uomo.
Ma noi siamo pronti a disarmare gli ultimi nazisti superstiti e ciò avverrà fra breve >>.
Così ha detto Montgomery.
In Italia la terza linea tedesca a difesa di Bologna è stata sfondata dagli alleati.

Terroni Giuseppe