STORIA DELLE SUORE GIANELLINE II PARTE

Quando il Signore ha deciso, i potenti della terra non ci possono fare niente, se non piegarsi, loro malgrado alla Sua volontà. E così tutte le manovre messe in atto per eliminare l’opera educativa e sociale delle suore Gianelline e la loro presenza fra noi, fortunatamente fallirono. Patrizia
Molte persone si adoprarono in favoro della permanenza delle suore fra noi. Il signor Polledri, l’ing. Cesare Cantù, direttore tecnico della Milanese & Azzi, stabilimento di Borgotaro (industrie cementi), l’ing Romano Guatteri direttore amministrativo dello stesso stabilimento, riuscirono a far sì che la signora Milanese donasse alle suore un appezzamento di terreno in località san Rocco, dove poi sorse l’attuale istituto.
Uno dei grossi problemi fu che proprio in quel terreno vi era ,in una baracca di legno, un asilo delle suore di Borgotaro e fu davvero difficile per la proprietà, toglierle di lì.
Finalmente, nel 1951 fu posata la prima pietra dell’Istituto che poi sarebbe divenuta sede di scuola materna, elementari, medie ed istituto Magistrale, non solo, ma anche di un collegio femminile che arrivò ad ospitare più di sessanta educande.
Quando il palazzo Ostacchini fu restaurato e reso agibile dopo i danni della guerra, le suore che erano momentaneamente alloggiate in case private, tornarono nel palazzo negli ultimi anni quaranta sino a quando furono pronti i nuovi edifici dell’Istituto.
Mi piace trascrivere di seguito una lettera che mi è stata inviata da suor Rosa Fichera, un’insegnante suora che rimase nell’istituto dal 1950 al 1956.

Durante la seconda guerra mondiale le suore Gianelline (Figlie di Maria S.S dell’Orto), sfollarono a Borgotaro alloggiando in un condominio vicino alla stazione ferroviaria , chiamato Ostacchini. I locali occupati dalle suore erano: piano terra e primo piano.
Piano terra formato da due saloni di cui uno adibito a d aula scolastica e l’altro da sala da ricamo, cucito, maglieria, sala da studio per pianoforte e sala ricreazione.
La comunità delle suore era formata dalla direttrice suor Matilde Masera, da suor Giuseppina Tumaian , palestinese, insegnante di pianoforte, da suor maria del Rosario insegnante di ricamo, da suor Clotilde , sorella di cucina, una suora di cui non ricordo il nome , maestra d’asilo, e la sottoscritta che con la direttrice insegnavamo dalla 1° elementare alla 3° media.
Il primo piano era formato da due appartamenti, in uno alloggiavano le collegiali , insieme per mancanza di spazio, nell’età compresa fra i 9 e 12 anni. Nell’altro appartamento abitavano le suore, c’era una grande cucina, una sala da pranzo, una piccola cappella e i vari servizi.
Tutte le mattine(neve, freddo, pioggia) una parte della comunità delle suore si recava in parrocchia per partecipare alla Santa Messa. Il tragitto era abbastanza lungo. Al rientro, la colazione e subito al lavoro, pulizia della casa e scuola. Il salone adibito a scuola era diviso in tre parti: scuola materna ed elementari (1°, 2° e3°) e (4° 5°) e contemporaneamente qualcuna delle medie. Alla fine dell’anno scolastico esami a Bedonia per la 5° classe elementare /esame di ammissione), per le medie esami normali.
Mentre per la 1° 2° 3° 4° elementare, esami in casa, veniva una commissione statale mandata dalla Direzione Didattica di Borgotaro.
Le giornate trascorrevano tra preghiera, studio e lavoro. Tutti i sabati pomeriggio, andavamo a passeggio con le educande nei paesi vicini e, nei periodi adatti, andavamo per funghi e per castagne.
Durante questi anni l’Ing. Cantù ed altre persone, trovarono la possibilità di costruire un edificio per la scuola e l’educandato.
Quando è stata posata la prima pietra, la sottoscritta ha messo accanto alla pietra una pergamena con i nomi delle Sorelle presenti.
Terminato l’edificio, abbiamo fatto con fatica il trasloco dei mobili e di tutto ciò che vi era in casa.
Abbiamo arredato l’Istituto con mobili donati e acquistati con frutti di molte lotterie!
Quando sono arrivata avevo trovato 10 educande e, nel 1956, quando sono partita, ve n’erano 55 e la scuola abbastanza fiorente, sia la materna, le elementari , medie e qualcuna alle magistrali.

Faccio un commento all’interessante lettera di suor Rosa. Come vi era stata rivalità fra i due ordini di suore presenti in paese a proposito dell’asilo, altrettanta se ne era creata fra la scuola elementare pubblica e la scuola elementare dell’istituto Gianelli. Si ebbe paura che troppi bambini si iscrivessero dalle suore visto il luogo così piacevole e adatto dove era situata e la possibilità di lasciare i bambini anche oltre gli orari stabiliti, con la conseguente possibile perdita di posti di lavoro da parte delle maestre.
Voglio chiarire perché. Suor Rosa nomina, fra gli artefici del nuovo istituto, solo l’ing, Cesare Cantù., oltre l’opera che svolsero le altre persone da me citate, egli generosamente donò un appezzamento di terreno attiguo a quello donato dalla signora Milanese alle suore , come dote della figlia Maria Luisa , suora gianellina, valente insegnante di pianoforte diplomata al conservatorio di Genova . Insegna ancora a Rapallo in una scuola dell’istituto e porta il nome di suor Clotilde.
A proposito di istituto magistrale, può darsi che a qualcuno interessi qualche nome, qualche numero che riguarda gli iscritti negli anni immediatamente dopo la partenza di suor Rosa.

Nell’anno scolastico 1958/59, gli abilitati furono 9
Berni Anita, Berti Elisabetta, Brizzolara Giovanna, Curotto Adriana, Dellanzo Rosella, Polledri Silvana,Reboli Franca, Zazzi Maria Rosa.
Via via, leggendo gli elenchi degli anni successivi si vede come aumentano gli iscritti all’esame di abilitazione, ad esempio nell’anno 1961/62 i diplomati furono 23, nel 1968/69,furono 35 più due privatisti, nel70/71, furono 34. Da ultimo nel 73/74, furono 24.
Se interesseranno notizie su altri anni, li forniremo volentieri, anche con gli elenchi degli iscritti.
Mi sembra invece interessante inserire l’elenco dei professori che, hanno insegnato in quegli anni nell’Istituto Magistrale.

INSEGNANTI CHE HANNO COLLABORATO CON LE SUORE GIANELLINE DAGLI ANNI 1956 AL 1974.

ALTIERI SUOR ITALIA – ARNOLDI M-ROSA- BATTAGLIONI MARIA- DON ANTONIO BECCARELLI- BENECCHI PAOLA- BENOTTI DINO- BERTOGLIO S.F. – BERTORELLI LUCIA – BERTOLUZZI LUISANNA- BONI BONATI STEFANIA – BOSI IOLANDA – BOZZIA DON MARIO- BRACCHI GIACINTA – BRESCIA GAETANO- BRIZZOLARA VIVETTA – CURA’ A.M. – CARRA LUCIA – CANELLA M.ANTONIETTA – CONSIGLI M. GABRIELLA – CASSINARI PIERA – CERETELLI LARINI MARIA- CONTE A. – CONTESTABILE S, ELSA – CORDANI VALENTINA – CREMA EMILIA – CUNEO GIULIANA- CUPINI S. ASSUNTA – DARDANI ENRICA – DAZZI L. –DI STEFANO CARMELA – D’ERASMO LILIANA – DELMAESTRO M.GRAZIA – DELMAESTRO PAOLA – EMANUELLI M.LAURA – FERRARI M. PIA – FORNI EUGENIA – GALANTI LUCIA –GARDINI MARIA- GIORGINI LAERTI GIUSEPPINA – GIULIANI CARLA – GIULIANI MAGGI ANNAMARIA – GROPPI DON PAOLO – GUARNIERI CATERINA – GUAZZI RICARDINA – LUMINARI ANNA MARIA SUOR ROSA – MANFERDELLI O.- MARCHINI LUISA – MARCHINI PAOLA SABINI – MARTORANI INES – MAESTRI MARIA – MENTI FRANCA – METILDI ERASMINA SR.GIUSEPPINA – MUSSI BARUFFA MARIA – NEGRI GIOVANNA – NIGITO MARIA CLAUDIA – NIGITO ANNAMARIA – NUNZIATA ONORINA – OPPO SALVATORE – OEMI BIANCA – PALANI SUOR TERESA-PEDRINELLI A.M.- PETTAZZANI PARODI DIANA –PORELLI PAOLO – QUARANTELLI AUGUSTO – QUERZOLA MARIA – RAMPINI DON CESARE – SAGLIA NELLA – SEGHINI DON GIANCARLO- SOZZI AMERINA- SORS RUBINI ENRICA- SPAGGIANI CARLA – TAGLIAFERRI SILVANO- TAMBURINI MARIO- TEDESCHI ARPIANI LUCIA- TOMA GIUSEPPINA- VANELLI ORLANDINI PAOLA- ZANIVAN DON LUCIANO-

Forse rileggendo i nomi dei professori qualche ex alunna, ex ragazza, ex ex, può darsi che si emozioni e che sorrida per un momento ad un passato…remoto che fa parte della storia della sua vita in modo molto importante.
Forse anche la poesia che ho scritto , “ Le Gianelle”, così le educande chiamavano affettuosamente le suore Gianelline, richiama alla mente l’emozione di quel tempo.
Durente gli anni scolastici, l’istituto organizzava bellissime gite scolastiche: Roma, Pompei, l’Umbria, ecc. , gite che duravano diversi giorni. L’alloggio era sempre presso Istituti delle Suore e quindi a prezzi contenuti. Nelle foto pubblicate nella prima parte della storia ve ne sono alcune che riguardano una gita ai castelli Romani.
Una curiosità che mi piace ricordare è la divisa delle educande. Mentre in quasi tutti i collegi dell’epoca, erano divise di colori un po’ tristi, molto grigio e blu, le educande dell’istituto Gianelli sfoggiavano un’elegante divisa scozzese, in morbidissima lana con vivaci colori di tartan scozzesi
Che le suore acquistavano dai signori Delsante, in un rinomato negozio di tessuti che esiste ancor oggi in via nazionale a Borgotaro.

PRIMO ED UNICO RADUNO DEGLI EX ALLIEVI DELL’ISTITUTO GIANELLI DI BORGOTARO 2 LUGLIO 1989 ( In occasione del bicentenario della nascita del Santo Fondatore)
Non è stato facile radunare mezzo secolo di ex allievi, anche perché per molti di loro non esistevano tracce di iscrizione in determinate classi e corsi di studio, in quanto partecipanti a scuola di musica e di ricamo e pittura.
Gli inviti sono stati fatti per mezzo di televisione e giornali locali e un po’ di “passa parola”.
Così, siamo arrivati al mattino della festa senza sapere neppure approssimatamene quanti sarebbero stati i partecipanti alla festa..
Avevamo previsto di preparare le tavole nel parco dell’istituto, sotto i tigli fioriti. Il sabato sera era tutto pronto: mille volantini colorati attaccati agli alberi di via Libertà davano festosamente il benvenuto ad ex allievi ed ex insegnanti.
La domenica mattina, il cielo è tutto nuvolo e minaccia pioggia. Sono le sei e il pensiero corre ai tavoli preparati sotto i tigli. Ormai piove proprio. Bisogna correre ai ripari. Da questo momento ha inizio una frenetica scorribanda su e giù per le scale dell’Istituto, con in spalla seggiole e tavoli ed in men che non si dica, ecco tutto pronto e, questa volta, in palestra, grazie alle suore e a pochi volontari accorsi per risolvere l’emergenza, fra questi il mio ricordo riconoscente e affettuoso va a Carlo Galluzzi, il “Carlo di San Rocco”.
Senza rendercene conto sono già le 9,30 ed è ora di andare alla Chiesa per ricevere gli invitati ed assistere con loro alla Santa Messa.
Continua a piovere e l’aria è fresca. Gesù, sulla croce, è là ad attendere tutti, a braccia aperte. : Si vede dalla porta aperta della Chiesa, in mezzo ad una nuvola di fiori.
Incominciano i primi arrivi: tutte persone distinte, molte non più giovanissime che si sbirciano l’un l’altra, un po’ impacciate, un po’ in colpa per non riuscire a ravvisare subito il volto dell’amica con cui, un tempo, nel silenzio d’un’ aula di collegio si erano condivisi segreti più intimi ed importanti.
Il tempo ha lasciato sul viso di ognuno di noi , segni che hanno alterato la fisionomia, ma poi pian piano lo sguardo, il sorriso, ci portano indietro nel tempo e in un baleno le rughe scompaiono e ritroviamo fra gli ospiti quella che ci era più cara negli anni belli dell’adolescenza. Per molti di noi le suore di allora non ci sono più : suor Matilde Masera, fondatrice dell’istituto, suor Giuseppina del piano, come la chiamavamo noi , suor Maria del Rosario, e tante altre che il Signore a chiamato a sé per un meritato riposo, dopo una vita tanto laboriosa.
Il gruppo più numeroso di ex allieve è quello degli anni 47/57, fra cui ve ne sono molte che hanno frequentato nell’istituto dalla scuola materna al diploma magistrale e tutti si affollano festanti intorno alla allora Vicaria Madre Benigna, che tanto ha fatto per l’Istituto e nessuno potrà mai dimenticarla.
E’ ora della Santa Messa.
In Chiesa, vicino a San Rocco, a cui la Chiesa è dedicata, ci sono le effigi della madonna dell’Orto e di Sant’Antonio Maria Gianelli. La messa è concelebrata dal parroco don Giuseppe Calamari e da Mons Bertagna, ex allievo dell’istituto: La cerimonia è suggestiva perché le parole dei celebranti sono tutte improntate all’amicizia ed all’opera del Gianelli e delle Sue Figlie.
Tanta commozione e dolcezza nei presenti e la preghiera diventa più fervida per gli insegnanti e gli allievi che non ci sono più.
Molto significative le parole scritte da una ex insegnante di latino degli anni 45/50, impedita a partecipare da una grave indisposizione.

Carissimi
Rispondo alla Vostra lettera, dove a nome della madre delle Suore Gianelline, mi invitate a partecipare al primo raduno delle vecchie allieve. La vostra lettera mi è giunta in clinica dove ho subito un intervento operatorio
. Ora mi trovo a casa da pochi giorni e con grande rincrescimento non sono in condizioni di poter partecipare a questa nostra festa.
La vostra lettera e questa ricorrenza hanno schiarito nella memoria infiniti ricordi, i vostri volti tutti adolescenti rivedo , prima nel capannone del fotografo Petroncini, poi da Ostacchini, ed infine nel nuovo Istituto.
Non mi ricordo, e non mi posso giudicare come insegnante: so che lavoravamo gomito a gomito , occhi negli occhi e che mi premevate molto!
Vi rivedo tutti come eravate allora: attenti e pieni di buona volontà; e la vita poi vi ha dato ragione. Sarei stata veramente felice di passare questo giorno con voi, un premio che penso di essermi meritata. Porgete i miei ossequi alla madre ed alle Suore del Collegio. Un abbraccio a tutti Voi.
Rina Molinari Campanini

E’ giunta l’ora del pranzo. Miracolosamente (grazie a tanti buoni amici!) le tavole sono imbandite, in palestra, salumi, torte di erbe, riso, patate, prosciutto e melone, dolci, dolcetti e poi dulcis in fundo, il gelato della Maria del Gatto, con lo stesso carretto con cui lo distribuiva in collegio, tanti anni prima.

Nel corridoio per idea di suor Orietta, sono allestite due mostre: una di vecchie stupende foto e l’altra con tutti gli elenchi dei maturandi all’esame di abilitazione magistrale degli anni dal 1957/58 al 1973/74.
E’ stata una festa ben riuscita:ognuno è tornato a casa con animo sereno, con la voglia di rinsaldare antiche, dolci amicizie, con la consapevolezza del bene ricevuto in quell’istituto che unisce tutti gli ex allievi in un grande simbolico abbraccio, da quelli dei tempi di Ostacchini, a quelli del nuovo Istituto che sta a testimonianza di tutti i sacrifici, le fatiche, le amarezze di alcune famiglie sanrocchino, nei duri anni del primo dopoguerra, pèr impedire che burocrazia e incomprensione scacciassero dal paese le Suore Gianelline che hanno saputo ricolmare l’intera vallata di cultura e umanità secondo gli insegnamenti del loro Santo Fondatore.
Purtroppo oggi che scrivo, settembre 2007, le Suore non sono più nella nostra valle da diversi anni e gli imponenti edifici che accoglievano il loro Istituto, orgoglio del nostro rione, sono in un vergognoso stato di degrado che non fa certo onore a chi da anni amministra il nostro comune .