E’ una manifestazione che si tiene a San Rocco, come si sa da ben più di mezzo secolo. Io ho iniziato a collaborarvi dagli anni ’80, quando i miei figli, ancor piccoli erano veri appassionati di questo gioco ed un anno, avendo altri impegni, li portai a " pescare" solo nel tardo pomeriggio, ma  con loro sommo disappunto, il banco stava per chiudere per mancanza di premi: tutto esaurito! In quell’occasione conobbi la signora Ottavia, l’organizzatrice del banco di beneficenza.

Era una bella signora dai capelli d’argento, vestita di scuro con un viso dolce e sorridente. Seppi poi che era rimasta vedova molto giovane, con tre figli in tenera età, una vedova di guerra. Attivissima in parrocchia, si prendeva cura della chiesa e aiutava il parroco con disponibilità e generosità. Mi sono affiancata a Lei nell’organizzazione di questo evento per tutti gli anni a venire fino a quando è mancata. Ora ho capito quanto mi aveva dato, quante cose mi aveva fatto intendere con i suoi silenzi, con i suoi sorrisi e con le sue lagrime che spesso affioravano raccontandomi le sue vicende:  pagine della sua vita piene di sacrifici per allevare i figli, piene di amarezza, ma  mai una volta l’ho sentita imprecare contro il destino o contro Chi poteva allontanare da Lei un calice così amaro!
Incominciai, in sua memoria e sul suo esempio, a chiedere ai negozi e alle persone che conoscevo o che frequantavano la parrocchia, piccole cose che sarebbero servite come premi per il banco benefico anche se è sempre stato imbarazzante e a volte difficile ‘chiedere’, ma pensavo all’Ottavia come avrebbe fatto e anche che nonostante i suoi problemi personali andava sempre avanti ed in tempi non certo facili.
Da allora ad oggi qualcosa è cambiato, poco per volta si sono uniti dei collaboratori che in parte si fanno carico dell’organizzazione della pesca  benefica e dicendo questo, mi sembra giusto ricordare anche l’aiuto che hanno sempre dato le Suore Gianelline ed in particolare  Suor Francesca (alla quale va il mio pensiero riconoscente) .  La ‘pesca di beneficenza’ negli anni ottanta aveva  un periodo fisso cioè il mese di maggio quando la parrocchia di San Rocco rendeva particolare omaggio alla Madonna di Caravaggio, la cui effige è conservata nella Chiesa, con la recita, tutte le sere, del S.Rosario. La sua apertura però si limitava al giorno della 1^ Comunione dei bambini,  l’ultima domenica di maggio. In questo modo veniva favorito un maggior afflusso di persone a ‘pescare’.
Veniva sempre organizzata all’interno dei locali dell’oratorio per volontà dell’allora parroco Don Ugo che con una certa lungimiranza non solo aveva lasciato fiorire questa attività, ma aveva anche destinato uno spazio al campetto da calcio attiguo alla Chiesa, per una migliore aggregazione sia per i ragazzi che per le famiglie.
Ancor oggi la  ‘pesca di beneficenza’ della Chiesa di San Rocco mantiene la tradizione e  si apre a maggio però non un giorno solo bensì tutte le domeniche e fra i clienti più affezionati, pensate un po’, ci sono i villeggianti del Camping ‘Europa’! Fedeli e generosi e poi tanti amici di san Rocco come le Signore della Calabria bene inserite nella nostra comunità, senza dimenticare gli abitanti del quartiere.
Il ricavato serve per mantenere gli edifici della parrocchia che, data la loro venerabile età, hanno sempre più bisogno di restauri e, quest’anno,fra l’altro, sono in corso lavori che hanno costi rilevanti, ma si farà tutto il possibile perché la Chiesa di San Rocco è un punto di riferimento non solo di fede: da sempre la devozione alla Madonna di Caravaggio, ma anche di cultura, basti pensare alla tele del Traversi ( vedi ‘il giornale di San Rocco’ 27 aprile 2007)  e  ricca di tradizioni popolari che continuano a fiorire. Il tutto  fa onore al nostro Quartiere. 
Ed ora un invito anche  per chi a San Rocco ha lasciato tanti ricordi, a chi invece ci vive e a tutti quelli che vorranno per curiosità arrivare a ‘pescare’ e passare una giornata ‘sanrocchina’.
La pesca di beneficenza è aperta tutte le domeniche di maggio dalle 10 alla 12 e dalle 15 alle 18,30 come si legge sulla caratteristica locandina.

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