Cominciamo la pubblicazione di alcune poesie scritte da nostri "sanrocchini". Non potevamo che cominciare con una dedicata al 1° maggio; opera della "nostra" Patrizia Tagliavini.

 

PRIMO MAGGIO di Patrizia Tagliavini
 
     Il cielo di un pallido azzurro,
il sole velato di nebbia:
sfilano rosse bandiere, guarda la gente,
i ricordi si affollano alla mente.
 
     era un maggio di tanti anni fa,
erano i giorni di Liberazione,
abbiamo alzato archi di lillà,
a Borgotaro in via della stazione:
da allora si chiamò via libertà.
 
     ‘La pace va pensata come un fiore,
va coltivata prima dentro il cuore,
e poi va seminata in ogni dove!’
     Diceva Edmonda, che sorridente e fiera,
alta portava la rossa bandiera!
     
     fame di pane, di fraternità,
la guerra era finita:
tutti giocavamo una partita
per sopravvivere alla libertà.
 
     Ora non c’è più fame di pane,
mangiamo il nostro cibo quotidiano,
ne abbiamo in abbondanza.
     A chi ne chiede noi diamo ciò che avanza!
 
     Ma quando Edmonda, sorridente e fiera,
alta portava la rossa bandiera,
altro era il sole, di un’altra primavera.