Quest’anno il gruppo folcloristico di San Rocco e’ andato a visitare la splendida Slovenia, terra dove abitano due grandi amiche del nostro quartiere, Maria ed Elena Debegliac abitano a Lubiana, che hanno sempre nel cuore San Rocco dove hanno vissuto la loro infanzia sulle rive del Tarodine In un abbraccio ideale le ricordiamo con affetto.
Lubiana
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Lubiana (in sloveno Ljubljana[?•info], pronuncia [lju?blja?na]; in tedesco Laibach; in latino Labacum, anticamente Aemona) è la capitale e la più grande città della Slovenia.
Situata nel centro del paese, adagiata sul piccolo fiume Ljubljanica, la città possiede una popolazione di circa 289 518 abitanti[3] ed è divisa in 17 distretti e ha 37 frazioni. È considerata il cuore culturale, scientifico, economico, politico e amministrativo della Slovenia con la sede del governo centrale, del Parlamento, dell’Ufficio del Presidente, degli organi amministrativi e di tutti i ministeri della nazione.

Nel corso della sua storia è stata influenzata dalla sua posizione geografica, all’incrocio tra cultura tedesca, slava e latina. La città pur essendo composta da architetture prevalentemente moderne conserva nel centro storico alcuni edifici che si rifanno allo stile barocco e all’art nouveau. Alcuni fattori che contribuiscono alla sua situazione economica sono la presenza di collegamenti viari, la concentrazione di industrie e istituti di ricerca scientifica.
Nonostante la comparsa di grandi edifici, soprattutto nei dintorni della città, Lubiana mantiene intatto il suo centro storico, dove si mescolano lo stile architettonico barocco e Art nouveau. Lo stile della città è fortemente influenzato da quello delle città austriache di Graz e Salisburgo.
La città vecchia è costituita da due quartieri. Quella del municipio, che ospita le principali opere architettoniche e l’area dei Cavalieri della Croce, dove si trova la chiesa delle Orsoline, l’edificio della società filarmonica (1702) e la casa di Cankar.
Dopo il terremoto del 1511, Lubiana è stata ricostruita sul modello di una città rinascimentale e dopo il terremoto del 1895, che ha gravemente danneggiato la città, è stata nuovamente ricostruita in stile Art nouveau.[20] L’architettura della città è una miscela di stili. Vaste zone della città sono state costruite dopo la seconda guerra mondiale e trovano spesso un tocco personale dell’architetto sloveno Jože Ple?nik.
Il castello di Lubiana, posto in cima alla collina che sovrasta il fiume Ljubljanica è stato interamente ricostruito negli anni 60[senza fonte]. Sono ancora visibili alcune tracce di un castello risalente al XII secolo nei basamenti dei muri attuali, l’antico castello che qui sorgeva fu la residenza dei margravi, poi duchi di Carinzia. Altre opere architettoniche della città di qualche rilievo sono la cattedrale di San Nicola, la chiesa di San Pietro, la chiesa francescana dell’Annunciazione, il Triplo ponte e il ponte dei Draghi.
Nello stile barocco, vicino al municipio si trova la fontana dei Fiumi carniolani situata nella piazza Civica disegnata sul modello di piazza Navona a Roma. Essa è decorata con un obelisco, ai piedi del quale statue in marmo bianco simboleggiano i tre principali fiumi della Carniola. È il lavoro dello scultore italiano Francesco Robba (Venezia, 1º maggio 1698 – Zagabria, 24 gennaio 1757) che ha scolpito molte altre statue barocche della città. Le chiese sono intrise di questo stile, che risale a dopo il terremoto del 1511.
L’Art nouveau è stato usato sulle facciate in piazza Prešeren fino al ponte dei Draghi. Influenze nella città si devono all’architetto sloveno Jože Ple?nik che ha costruito numerosi ponti compreso il Triplo Ponte, ma anche la biblioteca nazionale.
Sin dal 1964 la capitale slovena ospita la famosa biennale di design, durante la quale vengono presentate le nuove tendenze di design del momento e riceve ospiti provenienti da ogni parte del mondo.