LA COOPERATIVA DI FACCHINI DEL 1925
Nella storia dei mestieri del nostro quartiere diciotto facchini ci offrono una valida esperienza di organizzazione e di autogestione. Facevano servizio alla stazione ferroviaria dove caricavano e scaricavano ogni tipo di merce, ma soprattutto legna e carbone .Si trattava di un lavoro pesante, che impegnava dalla mattina alla sera, ma rispetto ad altri mestieri,<> Guadagnavano infatti, in media lire 350 <>.

I facchini erano uomini scelti, molto forti e sani , capaci di resistere a lungo alla fatica .Chi ci fornisce queste notizie è il più giovane dei facchini di quel gruppo è l’ unico ancora al mondo: Mario Bruschini .<<Eh si , per fare questo lavoro. Miga tuti i pudèivi r’sist’. E per avere più forza bisognava mangiare molto, di solito a mezzogiorno1/2 Kg. Di pastasciutta e carne in abbondanza .Poi alle tre ancora qualcosa e <> fiaschi e fiaschi di vino.L’ era la lavurazion che ci faceva mangiare e bere .e qualcuno prendeva anche la basa. Avevamo una stanza nel buffet della stazione e li ci riunivamo per mangiare quello che le nostre mogli ci portavano. Di sera, invece, andavamo a casa, ma non c’ era orario per la cena: dipendeva se la era urgente o meno caricare i vagoni.
I SOCI DELLA COOPERATIVA
Mario Bruschini che all’ epoca dell’intervista aveva 76 anni e un ‘ottima memoria .E, senza pensarci tanto, elenca i nomi di tutti i suoi colleghi: Mariani Luigi e Salvatore ( Gianö d’ Ghisela ) – Spagnoli Vincenzo ( al M’ndicu ) – Baldi Francesco ( al s’lar’) – Buffetti Pietro ( Masloun ) – Ferrari Napoleone ( d’la Saraca) – Bruschini Francesco – Filippini Giuseppe (caièin ) – Bozzia Antonio ( al tirolu ) – Leopardi Marco ( Marcoun ) – Cerotti ( al veciu ) – Bonici Antonio ( Tugnèin d’ Porta Farneis’ ) – Brugnoli Luigi ( l’ vigiu d’ la Gn’ erla ) – Del grosso Emilio ( Milio d’ la Brugnouna ) – Azzali Giannino ( Giannino d’ M’ muccia ) – Mariani Gino ( Gino d’ Gavaroun ) e Alzapiedi Giuseppe
Tratto dalla Voce del Taro
Rita Feci