VAGANDO TRA I RICORDI  di  Lucia Tagliavini
VAGANDO TRA I RICORDI
“anni fa in Via Libertà”
LA FABBRICA DELLA MARMELLATA
Eccoci di nuovo a casa tra vecchi ricordi e tanti visi conosciuti anni fa, quando S Rocco era un piccolo presepe vivente:la bottega del falegname,del sarto, del rigattiere, del fabbro…alberghi,locande,trattorie e non solo, perchè tra tutti questi mestieri vecchi come il mondo, altri si affacciavano in quel periodo di grandi cambiamenti.

Percorrendo Via Libertà oggi si nota quanto sia cambiata nell’arco di un secolo di vita. Tutto iniziò con l’arrivo del primo treno,si fa per dire….incominciò invece molto prima quando in molti arrivarono da paesi più o meno vicini e furono assunti dall’impresa che stava costruendo la linea ferroviaria…il fatto è che rimasero stregati dalle acque cristalline del torrente Tarodine,bevvero di quell’acqua fatata, che pare abbia il privilegio di far fermare al paesello chiunque si ristori alle sue fontane e cosi non trovarono più la via del ritorno.In questo modo nacque il quartiere proprio quando stava avanzando il progresso e la civiltà industriale stava prendendo forma un po’ ovunque e anche Borgotaro ne fu toccato.Sorsero alcune industrie,forti del fatto che il paese era ricco di risorse minerarie:alcune facevano cemento,altre erano fornaci per la cottura dell’argilla e facevano mattoni,poi c’era la F.N.E.T.che estraeva l’acido tannico dagli innumerevoli castagni di cui la zona era ricca e che fino ad allora costituivano la maggiore risorsa del paese ,e non solo… perchè alcuni approfittarono anche di altro:le ricchezze boschive:i frutti e le bacche di cui la montagna era ricca furono oggetto di commercio e di vendita da parte di alcune famiglie del luogo:i Polledri, i Tamburini,i Cucchi ….ognuno di loro aveva la sua specialità.Per esempio da Cucchi c’era la preparazione per la spedizione tramite la ferrovia in altre località del territorio nazionale,da Tamburini trovavamo mirtilli, fragole ed affini,da Polledri veniva trattato il ginepro….Tutto questo sfociò poi nella costruzione di una fabbrica che venne chiamata la fabbrica della marmellata,non si è a conoscenza della sua durata in vita, si sa per certo che tra il 55 e il 60 fu sostituita da un caseificio. Attualmente in quel luogo si trova un Discount e un Consorzio…. e meno male…non ci si può immaginare i puzzi che si sentivano…causa ne era un allevamento di maiali all’interno di questa area. Non dimentichiamoci poi il pastificio prima di arrivare in stazione e anche Tagliavini coi suoi lavori artistici e più giù verso la chiesa , i Leoni che lavoravano il ferro….Erano quelli tempi in cui si respirava un’altra aria fatta di piccole cose e di tanto lavoro .E non solo…Crebbe il rispetto per quel luogo,la vita scorreva tra le mille difficoltà che l’inserimento in luoghi nuovi comporta,affioravano le prime esigenze:la scuola,la chiesa….ed ecco nascere il lato collaborativo di questa comunità che,è proprio il caso di dirlo,l’unione fa la forza,insieme con la perseveranza e l’intraprendenza che la caratterizzavano, diede inizio a munirsi di cio’ di cui aveva più bisogno….Venne ripristinata la chiesa…venne costruita la prima scuola,altre in seguito furono edificate non da ultimo il primo polo scolastico della vallata…era un scuola privata retta da suore capitate per caso a S Rocco, durante la guerra e poi fermatesi a Borgotaro….avranno anche loro bevuto l’acqua del nostro torrente?Mah…Una cosa è certa i nostri avi hanno lavorato molto per darci il piccolo centro che vediamo oggi.Il loro lavoro ,i loro sacrifici hanno dato molto a tutti noi.Senza di quello S.Rocco non sarebbe divenuto il piccolo centro che ora vediamo… Lavorare e trascorrere ore in compagnia dei vicini di casa erano momenti felici di cui godere.Affiorano ricordi di tempi passati ..le gioie di una vita che tra quei monti scorreva felice e spensierata….piccoli crocchi di gente seduta sull’uscio di casa a chiacchierare durante il periodo estivo,ragazzi per strada a giocare:piccoli monelli di paese che aspettavano solo di scendere la scala di casa per giocare felici sulla via, ancora sterrata,tra carrettieri sui loro cavalli,contadini coi loro animali,trattori e rarissime auto che la attraversavano. Mamme infuriate che li richiamavano al dovere,scene di vita quotidiana:donne a sferruzzare sulla soglia di casa,voci argentine di bimbi ,artigiani al lavoro,il fischio assordante di un treno,il rumoreggiare di un torrente spesso meta dei “pierini” del luogo che ne combinavano di belle,lungo le sue rive, di donne che, spesso, cesti in testa, al fiume si recavano a sciacquare i panni;nei prati, animali al pascolo e immense distese di erba medica e di legname costeggiavano una strada che poi col tempo sarebbe diventata il centro abitato che oggi vediamo….Mi ricorda un amico:53 anni che non ci incontriamo…San Rocco è cambiato non più prati su cui scorrazzare, non più bimbi a giocare per la strada, quante cose non sono più.Anche il terrazzo di casa Tagliavini, meta felice di tanti ragazzi del quartiere,sempre pronto ad accogliere chiunque attraversasse Via Libertà per una chiacchierata e qualche ora in compagnia,ora silenziosamente parla del suo glorioso passato …..e ogni volta che gli si passa davanti quante cose dice!!!!!!!!!!! Anche l’altro giorno, come qualche mese fa, qualche nuovo acquisto di rimpatriate sanrocchine, mi disse che anche lui godette della compagnia di quel terrazzo, ma 50 anni sono tanti e io non ricordavo,mi dispiace…in tanti son passati in quel cortile e in quel terrazzo,in tanti hanno varcato la soglia di casa e giù in quel cortile soleggiato hanno giocato con me…tanti che tutti non li ricordo nemmeno…nascondino,palla prigioniera, le belle statuine,questi i giochi più frequenti che si facevano…ma poi spesso dal cancello dietro si usciva,e….via giù per il fiume tra le fresche acque di un torrente amico di tanti nostri giochi….il Tarodine…quanti ricordi!!!!!Ormai sfuocati da tutti gli anni trascorsi lontano da casa,ma ancora vivi ogni volta che vi si fa ritorno.E,devo dire che è bello ritornare tra volti amici,ed emozionante rivederli tutti,riscontrare che chi non è più, è ancora in mezzo a noi,ricordare chi è lontano, trascorrere giornate in compagnia,la stessa che anni fa,tanti anni fa abbiamo lasciato perchè la vita ci ha portato via dal paese e dai ricordi,quegli stessi che ritornano ogni volta che quel treno entrato nella nostra vita,tantissimi anni fa,ci riporta a casa.