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Lucia Tagliavini
Tra amici a Valvenera
Pensavo di non rivederla mai più…Valvenera, intendo…..E invece…Dopo aver pensato come fare per riuscire ad arrivare lassù su quei monti dove gli amici di San Rocco avevano organizzato una scampagnata di fine estate,sono riuscita a trovare il modo di raggiungerli di rivedere quei prati e quella chiesa…Bella!!!

Il suo fascino a distanza di anni è sempre quello!là in quell’immensa radura,una luce strana l’avvolge…L’interno è un po’ sciupato,i dipinti opera di un pittore del Borgo, han bisogno di un restauro…La chiesa è chiusa,ma da una finestrina si vede l’interno.. Gli affreschi del Battistini decorano le pareti….Ho raggiunto Valvenera sul mezzogiorno percorrendo una strada ricca di boschi di castagno in compagnia di un’amica che è pur sempre per me l’amica del cuore…o per lo meno una delle tante per cui si nutre un’affezione particolare perchè si è cresciute insieme e da cui con difficoltà, si riesce a starne lontano .Abbiamo frequentato insieme parte delle scuole elementari e poi ,causa il lavoro di suo padre,che faceva il ferroviere ,si è trasferita a Spezia e così non ci siamo più incontrate…ma il nostro pensiero arrivava spesso all’una e all’altra di noi…E’ incredibile dire come è stato bello ritrovarci:questo incontro ,non so a lei ,ma a me ha cambiato la vita…E così con partenza da Massa in treno, alle ore 9,30 ho raggiunto La Spezia dove mi aspettava Liliana e insieme siamo partite per le nostre montagne. Lassù era già arrivato Valerio con una allegra compagnia..il tempo purtroppo ha cancellato i ricordi e spesso inquadrare le persone e riconoscerle al meglio, mi è stato difficile ..Ho ritrovato con piacere Paride, da anni scritto solo nel libro della memoria ,ho visto finalmente l ‘Ivana che non ricordavo di averla mai conosciuta,ho incontrato la Rita e altri .E’ stata una bella e interessante giornata piena di emozioni…La chiesa,i racconti di chi la sua nascita ha vissuto in prima persona,quando ancora la strada non c’era e il cemento l’aveva fatto arrivare fino là con una jeep percorrendo sentieri ripidi e scoscesi…Peppino raccontava….lui che aveva contribuito a costruirla quella chiesa e diceva la fatica ad arrivare lassù con il carico per realizzare il sogno del nostro pastorello. Peppino un tempo faceva l’imbianchino o come meglio dice lui il garzone del pittore: ne era imparentato per via della sorella e lo seguiva nelle sue mansioni….Come si dice:”l’appetito vien mangiando” e il Battistini sempre in mezzo a tutti quei colori ,quei pennelli, quel certo non so che di creatività che aveva sicuramente innata in lui,cominciò a far quadri e ad affrescare le chiese che via via venivano restaurate o fatte dal nuovo da un altro artista locale il Tagliavini che metteva la sua arte a disposizione di tutta la vallata dove alcune chiese portano in loro, i segreti di questi due bravi artisti valligiani: Baselica, Gotra e ora abbiamo scoperto che anche Valvenera ha segni del loro passaggio …E si …perchè che cosa ci facesse il Pastorello in casa mia…ho ancora da saperlo adesso…ma presumo che non era solo il cemento quello che Peppino,portava lassù in quel luogo meraviglioso…..chissà ..un mistero che si somma ad altri nella mia mente di ultima arrivata di una famiglia dove l’arte era già molto prima che io nascessi e che presumo cancellata in alcune sue parti dalle guerre,che tanto hanno distruttto…Peppino mi chiedeva..”ma quell’autoritratto in marmo che aveva fatto il papà dove è finito?”Non ne sapevo nuova…non so ..se veramente è esistito e penso di sì,è stato vittima di qualche guerra…a noi è rimasto solo il gesso,forse servito per rifarlo poi in marmo…….Peccato non averlo potuto vedere!!!Pazienza ….Mi raccontava anche di quella brava persona che era il papà,della sua grande generosità,del suo carattere allegro e allo stesso tempo riservato..hav oluto sapere da me come i Tagliavini erano arrivati a s.Rocco,e mi diceva che quando mia sorella ha fatto la prima comunione a casa c’era tutto S,Rocco a festeggiare…notizia poi smentita dalla Patrizia, che avrebbe detto che la festeggiata ero io e quella era la festa del mio Battesimo…Mah…in tutte le maniere la festa c’è stata…..Immagino casa mia ,il cortile pieno di gente a festeggiare il mio… arrivo;chissà quanti balli qualcuno s’è fatto!Di certo la musica non sarà mancata….magari anche la banda del paese..mah… forse..non so…Ho visto spesso Peppino ballare,quando in casa si organizzavano le feste …lo ricordo bene era un bravissimo ballerino;uno stile a ballare il valzer….e il tango? Bravissimo!L’ho sempre invidiato da come si muoveva…Lui aiutava il papà anche per l’organizzazione dei carnevali e dava una buona mano anche a costruire i carri e allora ricordava quando avevano fatto il giro della vallata e sfilato con un mascherone di cartapesta dipinto di blu fino a Bedonia:era il tempo in cui Domenico Modugno aveva vinto a SRemo con Volare.. C’era anche Gigione,da ragazzo lo vedevo passare vicino a casa mia ,ma non c’è mai stata grande confidenza,ricordo che era sempre insieme ad altri ragazzi:venivano dalla stazione spesso a gruppi di tre, ora è diventato il braccio destro di Valerio, bravissimo nella organizzazione di eventi:era intento a preparare le insalate che poi passavano in tavola ma era anche e soprattutto con una attenzione particolare a non perdersi nella serata ,la partita della sua squadra del cuore . Tant’è che verso sera quando ormai noi stavamo venendo via,in molti pensavano di lasciare quei posti.Un appuntamento importante li aspettava:la juve alla tv.Poi c’era Remo arrivato un po’ a festa iniziata,ma la sua presenza non è mancata…Ho delle foto in casa,di una gita ,in quei luoghi, di tanto tempo fa:ho notato vicina a lui una bottiglia di vino,forse già vuota:beh ,l’altro giorno l’ha riportata..era come se il tempo si fosse fermato a quel periodo di tantissimi anni fa….Italo invece non c’era; …però a farci compagnia aveva lasciato un bottiglione di spumante identico a quello che Remo aveva portato e…….penso sia normale…sono grandi amici da sempre!!!… E di Fabrizio che vogliamo dire?Era il nostro accompagnatore :una persona allegra e di compagnia..ad un certo punto è sparito..e tornato in men di mezz’ora con cinque bei funghi avvolti nella camicia:chissà perchè il fungo dà sempre allegria a tutti..eravamo entusiasti del suo raccolto: erano belli e sani e Liliana già prospettava la loro fine con polenta o in risotto!Con la Rita invece eravamo vicine di tavola e u tempo compagne di scuola..è arrivata con un bel nipotino simpatico e ricciolino che si preoccupava di ritrovare la sua nonna ogni volta lei si allontanava per chiacchierare con l’uno e con l’altro di noi…A Valerio dico grazie per la bella giornata in compagnia di lui non saprei che dire …solo i miei complimenti per aver questa grande dote di organizzatore di eventi che riescono a far gioire un po’tutti….che dire?’grazie Valerio!”Mi perdonino chi non ho conosciuto durante la mia gioventù….purtroppo di loro posso dire solo che sono stati tutti degli squisiti ospiti e tanto carini con noi che avevamo solo intrapreso una piacevole avventura,grazie a tutti. Ho trovato anche l’ambiente un po’ cambiato,più accogliente e organizzato,ben predisposto per dei picnic….Insomma la giornata è stata improntata all’insegna di vecchi ricordi,di qualche fungo raccolto sul nostro cammino come tempo fa…qualche assaggino di tutto quel ben di Dio che altri s’erano portati,qualche brindisi e una meravigliosa accoglienza per noi che ci siamo trovate un po’disorganizzate e venute da fuori,ma pur sempre contente di aver partecipato a questa bella festa dove l’orto di Paride,le torte dell’Ivana le foto di Valerio ,i funghi del posto, l’allegria di tutti e, perchè no, un po’ di storia del quartiere,la facevano da padroni.